lunedì 26 settembre 2011

NON C'E' SOLO FORMAGGIO ..............

Per tutta la settimana precedente dal 1° di Ottobre e durante la Fiera saranno aperte e visitabili alcune esposizioni d'arte (fotografie, sculture, ricami) nei luoghi più rappresentativi del paese (Chiesa di S. Rocco, Salone della Biblioteca).
Eccone un esempio, se vai al link  http://www.facebook.com/event.php?eid=282300825129570

sabato 24 settembre 2011

Ricette col Formaggio (meglio se Toma)

Mezze penne con Toma di Condove:

Ingredienti
Ingredienti (per 4 persone)
350 grammi di mezze penne integrali, di segale o farro
2 patate medie
cipolla o porro (a scelta)
70 grammi di salumi (pancetta, prosciutto crudo o salame)
200 grammi di Toma rigorosamente di Condove, piuttosto fresca non troppo stagionata
olio di oliva
burro
sale e pepe nero appena macinato q.b.
Istruzioni
Affettare sottilmente la cipolla, soffriggere leggermente in olio e burro. Aggiungere i salumi tagliati a listarelle e lasciare insaporire, per alcuni istanti
Portare ad ebollizione le patate, unendo per la cottura nella stessa pentola, la pasta
Scolare oltre breve cottura (conservando un bicchiere d’acqua); ai salumi soffritti in precedenza, unire patate e pasta, mescolare a fuoco lento ed aggiungere la Toma di Condove a dadini
Pepare, rimestare, porre un coperchio e lasciare riposare per alcuni minuti, a fuoco spento
Infine, stemperare con acqua di cottura della pasta intiepidita e servire.


N.B.: Potete provare anche con altre tome, non sarà mai la stessa!

giovedì 22 settembre 2011

Ricamo Bandera Vallesusa

Avremo  il piacere di avere con noi alla Fiera della Toma:
 Ricamo Bandera
Vallesusa
via Castello, 1
10050 San Giorio di Susa (To)
Info: 340/2903239


Sabato 8 ottobre dalle 10 alle 18
Domenica 9 ottobre dalle 10 alle 18


Nella splendida cornice del Salone della Biblioteca
Del Comune di Condove

verranno esposti i manufatti in Ricamo Bandera
eseguiti dalle allieve dei diversi corsi
della Valle di Susa

tratti dai disegni del compianto
Maestro Ferruccio Croce


Per celebrare il 150 anni dell’ Unità d’Italia
verrà esposto il Pannello commemorativo

“Sul filo dell’Italia Unita”

proveniente da Palazzo Reale di Torino
 ed eseguito dalle sei scuole di Bandera
del Piemonte





 

domenica 18 settembre 2011

LA “FIERA della TOMA”, UN IDEA DI SVILUPPO

Caro Visitatore,

mi piace spesso sottolineare che abbiamo un territorio caratterizzato da una orografia piuttosto vivace, rappresentato per il 94% da montagna su cui si distribuiscono 75 borgate: questo crea un affascinante contesto paesaggistico che attira turisti e amanti della natura.
Dobbiamo però arginare il progressivo spopolamento di queste aree ed arrestare il decadimento del sottile equilibrio tra uomo e ambiente derivante dal mancato presidio e utilizzo del territorio. E’ necessario quindi individuare tutti gli strumenti utili affinché si possa rilanciare l’economia montana attuando una politica di sviluppo orientata alla ricostruzione del tessuto sociale.
Si comincia quindi, da subito, a delineare in tal senso la vera fisionomia della “Fiera della Toma” che vogliamo ottenere: un misto di attenzione allo sviluppo economico del territorio, basato sulle attività tradizionali e sul prodotto principe, la Toma appunto, e di socialità ricostruita e diffusa a tutti i livelli.

Nell’organizzarla, pertanto, abbiamo adottato un’articolata strategia d’intervento in grado di perseguire gli obiettivi primari del sostegno all’economia, della valorizzazione del nostro territorio e del rafforzamento della socialità: un percorso imprenditoriale autonomo e sostenibile può essere un’alternativa all’abbandono del territorio e alla precarietà del posto di lavoro.

I pascoli, una superficie di 2150 ettari, e i relativi alpeggi sono senz’altro una risorsa, ma occorre integrare le attività principali di allevamento del bestiame con il sostegno dei prodotti tipici, con il rafforzamento della capacità di vendita e con l’avvio, in parallelo, di attività innovative congeniali al territorio (es. sfruttamento delle biomasse).

La Fiera quindi, sotto questo profilo, diventa uno degli strumenti attraverso cui favorire l’economia montana. Sostenibilità economica e tutela del territorio sono due momenti sinergici di un circolo virtuoso che ha sicuramente ricadute positive su tutta la collettività.
Il secondo fronte importante della manifestazione del 2011, infatti, è quello della cooperazione: è stato fondamentale lavorare per lo sviluppo della Fiera come un vero e proprio “Sistema Comunale”, con un approccio basato sulla partecipazione di tutti i soggetti, direttamente ed indirettamente coinvolti.

Il Comune ha sostenuto molto questo “progetto finalizzato” in cui ogni associazione ha deciso di contribuire al successo della manifestazione con creatività e dedizione. L’attuale edizione è vissuta come un “Laboratorio” mediante il quale sviluppare e consolidare le sinergie tra i diversi soggetti coinvolti e creare un sistema di collaborazione permanente. Molte Associazioni hanno abbracciato con entusiasmo l’idea di concorrere, nel rispetto delle proprie prerogative,  al successo di un’iniziativa comune.

I primi risultati sono già visibili: 9 giorni di avvenimenti, un sensibile allargamento di partecipazione specialmente fuori provincia, un sistema di promozione ampio e diversificato con l’obiettivo di allargare il pubblico dei visitatori.

domenica 11 settembre 2011

Esposizione di Campanacci


La pratica di legare una campana al collo dei bovini è molto antica : è attestata nelle Alpi fin dall’epoca gallo-romana. Già nel 1464 il vescovo di Aosta si lamentava del disordine causato, durante il carnevale,da gruppi mascherati con dei “tintinnabula vaccarum”. I campanacci hanno dimensioni differenti e la forma cambia da un artigiano all’altro: più o meno bombata, più o meno arrotondata sui lati, più o meno lunga.  Il carattere artigianale dell’opera fa sì che non ci possano essere due campanacci identici.

Bisogna distinguere tra le campane "da festa" e "da transumanza", quelle usate più che altro per farsi sentire, per annunciare la transumanza, la salita o la discesa dall'alpe. I montanari sono soliti abbellire i campanacci "da festa" con brevi versi che esprimono, spesso, un animo poetico.
Le campane "da pascolo", viceversa, servono agli animali per sentirsi gli uni con gli altri (specie in caso di nebbia) e più ancora all'allevatore per individuare dove sono (più che mai per le capre e le pecore) quando sono in montagna. Quando si sono persi degli animali, li si va a cercare chiamandoli e magari agitando una campana, così che questi la sentano e vengano in direzione del suono

La scelta del campanaccio da parte dell’allevatore è un’operazione lunga e delicata, soprattutto se l’acquisto riguarda le grandi occasioni.  Come il numero di mucche possedute, la qualità dei campanacci è un chiaro simbolo dell’importanza dell’allevatore. Rivela l’agiatezza e la competenza dell’allevatore, poiché un buon allevatore deve conoscere non solo il bestiame, ma anche i campanacci.

I campanacci sono conservati con cura. «Un contadino che ha cura dei suoi campanacci e li attacca solidamente sa fare bene il suo lavoro», dichiara un allevatore Un buon pastore deve avere l’orecchio fine e sapere, all’occorrenza, riconoscere il suono di una campana nel concerto di una mandria scampanellante.”  Ogni allevatore mette insieme le campane per la sua mandria secondo i suoi gusti. La ricchezza e la varietà della batteria, che deve includere tutta la gamma, determinano l’armonia dell’orchestra.

domenica 4 settembre 2011

Programma di massima

TOMA E DINTORNI 2011
SABATO          1/10
                        ORE 18.30  “ASPETTANDO LA TOMA”
Apertura delle mostre fotografiche e artistiche (sculture su legno e ricamo bandera) presso le diverse sedi del Centro (S.Rocco, Salone Biblioteca, Scuole elementari e Palatoma).
ORE 19.45  Apertura del Palatoma presso il Mercato Coperto con la presenza di espositori di vini e formaggi e di ogni altro ben di Dio (organizzazione a cura della Associazione Commercianti), il tutto accompagnato da tanta simpatia e buona musica a cura dell’  Unione Musicale Condovese.
DOMENICA    2/10   
ORE 19.45  “ASPETTANDO ANCORA LA TOMA” serata gastronomica a suon di musica e esposizione d’arte presso il Palatoma (Organizzazione a cura del Vespa Club).
MARTEDI’       4/10  
ORE 20.30 “IL PIEMONTE A TAVOLA” Incontro a tema sulle nuove e vecchie abitudini alimentari dei nostri paesi con la partecipazione di M. Bonavero, D. Musci e C. Santacroce (Organizzazione Le Barbuire).
MERCOLEDI’   5/10  
ORE 19.30  “IMPARIAMO A CONOSCERE LA TOMA” intanto assaggiandola, accompagnandola con quanto di meglio e a seguire parlandone con gli esperti dell’ONAF. Nella serata si celebra la chiusura del corso di caseificazione organizzato dal Parco Orsiera Rocciavrè e dalla Coldiretti, degustando e giudicando.
GIOVEDI’        6/10  
ORE 19.30  “CENA A TEMA” a base di formaggio presso i Ristoranti locali con o senza abbinamento musicale.
VENERDI’        7/10  
ORE 19.30  “MUSICHE INTOMATE” assaggi e piatti tipici medioevali gustati in abbinamento a scene, spettacoli dell’epoca dei castelli e concerto con il neonato gruppo musicale medievale (Organizzazione a cura della Compagnia “Vox Condoviae”).
SABATO          8/10  
ORE 10.30  “INAUGURAZIONE UFFICIALE DELLA FIERA” Apertura ufficiale della Fiera e riapertura delle mostre fotografiche e artistiche presso le diverse sedi del Centro (S.Rocco, Salone Biblioteca, Scuole elementari e Palatoma).  ESPOSIZIONE CAMPANACCI (Organizzazione Comune di Condove).
ORE 14.30  “DIMOSTRAZIONI ED ESPOSIZIONE” della Scuola di Scultura su legno,  presso l’area adiacente la chiesa di San Rocco lato Palatoma
ORE 20.45  “NON SOLO TOMA” chiacchiere e degustazione, non senza serata di musica e arte presso il Palatoma. Canzoni a cura del coro dei Congedati della Brigata alpina Taurinense. Consegna di un Riconoscimento all’ANA Condove in occasione dell’80° anniversario fondazione (Organizzazione AIB).
DOMENICA    9/10  
ORE 10.30  “FIERA DELLA TOMA” 
ORE 17.30  “PREMIAZIONE DEGLI ESPOSITORI”