lunedì 30 settembre 2019

Trent'anni di Fiera

Evento di eccellenza nella promozione del formaggio Toma prodotto in Valle di Susa e nella valorizzazione della realtà agricola e zootecnica, la Fiera è un caratteristico momento d’incontro dei produttori del settore per esporre e vendere il loro prodotto realizzato in prevalenza negli alpeggi di montagna.

La Fiera nacque nell’autunno del 1986 con un approccio tra i malgari e la Pro Loco, riunendo i produttori locali per mettere in risalto le qualità del tipico formaggio caseificato in malga. Già a partire dall’anno successivo (quella che viene considerata a tutti gli effetti la prima edizione della Fiera), il  grande successo della manifestazione portò ad una collaborazione con la Coldiretti ed alla sistemazione dell’evento nella piazza centrale del paese, con l’allestimento nelle caratteristiche casette rosse.


Negli anni seguenti, la manifestazione acquistò sempre più spazio, ottenne il patrocinio del Comune e degli Enti sovra comunali. La fiera ottenne così una sistemazione degna del valore di promozione raggiunta, entrando a pieni voti nel calendario regionale delle fiere e sagre. Dal 1995, ossia dalla prima edizione, la Fiera della Toma fa parte del calendario di Gusto Valsusa 

Nel corso delle varie edizioni la Fiera ha assunto una veste più culturale che commerciale con il consueto convegno-dibattito di apertura e i vari spettacoli musicali e teatrali, le mostre d’arte, le dimostrazioni di caseificazioni e degli antichi mestieri, e con il coinvolgimento delle associazioni locali. Viene altresì proposto un coniugio con il mondo dello sport e l’ormai tradizionale Toma Trail, nonché, oramai da qualche anno, la valorizzazione della disarpa, con il passaggio delle mandrie in transumanza all’interno della Fiera.

Non mancano le occasioni di degustare prodotti tipici, anche sapientemente cucinati dai ristoratori locali.
 
Ai momenti di grande successo, si sono però, nella storia, alternati periodi difficili, come quelli, a metà degli anni novanta, segnati dall’avvento della brucellosi. Nel 1995, in particolare, una grave epidemia, che ebbe ripercussioni anche sulla salute di alcuni condovesi, costrinse l’amministrazione a vietare la monticazione e ad ordinare l’abbattimento di numerosi capi. L’anno nero per la pastorizia si concluse comunque con la realizzazione della Fiera, che quell’anno si svolse però senza la sua protagonista principale…la toma. Grazie alla severità del regime adottato, tuttavia, l’epidemia venne debellata e gli allevatori poterono tornare alla loro attività.
 
Arrivata alla sua XXX edizione, la Fiera è ormai a tutti gli effetti un evento fondamentale nella vita della comunità condovese e di quella valsusina.
 
 

"Cena tomica" il 10 ottobre per la fonte Saudia di Mocchie

In occasione della XXX Fiera della toma, giovedì 10 ottobre 2019 otto chef saranno impegnati per una cena speciale al ristorante Phoenix, destinata a recuperare la fonte Sàudia proprio sulla montagna condovese.

La serata sarà anche l'occasione per presentare al pubblico “Valsusa in Tavola – Storie da gustare”, l'insolita alleanza (permanente) delle migliori cucine valsusine. La neonata associazione “Valsusa in Tavola”, infatti, racconta “storie da gustare” tutto l'anno: «Ci siamo alleati – spiegano i ristoratori valsusini – per valorizzare al meglio il nostro territorio, facendo conoscere la validità dell'offerta insieme alla ricchezza e alla genuinità delle materie prime a chilometri zero, cucinate nei nostri ristoranti a due passi da Torino, in una valle ricchissima di paesaggi e natura, arte a cultura». Decisamente insolita, l'alleanza tra ristoratori teoricamente concorrenti. «In realtà – aggiungono – preferiamo offrire ai visitatori una scelta più vasta. Buona cucina, ma senza scordare le attività all'aperto: sport, escursioni, natura e arte».
 
Oltre al Phoenix, aderiscono il "San Michele" di Avigliana e "l'Om 'd Fer" di Sant'Ambrogio, il "Sentiero dei Franchi" di Sant'Antonino e la "Mandragola" di Chianocco. Nel gruppo anche il "Green Beach" del Lago Grande di Avigliana e le location tipicamente alpine del "Brusafer" e del "Mulino di Mattie". «Ci siamo uniti – spiegano i ristoratori – per fare sistema e concentrare l'attenzione sul nostro territorio, giustamente valorizzato da eventi come la fiera condovese».

I ristoratori di “Valsusa in Tavola” dimostrano particolare sensibilità il territorio, partendo proprio da un paese come Condove che, coi suoi 40 pastori e duemila capi di bestiame, è l'emblema dell'agricoltura montana in bassa valle di Susa. Grazie alla “cena tomica”, con l'aiuto dell'esperto Mario Rocci di Mocchie l'antica fonte Sàudia sarà restituita al pubblico: «Ripristineremo il sentiero che conduce alla sorgente, lo segnaleremo con un cartello turistico, sistemeremo il condotto dell'acqua e piazzeremo anche una bella vasca».

«La cena del 10 ottobre avrà come protagonista la toma a marchio Condove», annuncia lo chef Sandro Ostorero, che al Phoenix farà gli onori di casa. «Per una sera, però, dividerò la cucina con i colleghi di “Valsusa in Tavola”: ognuno di loro preparerà le sue “storie da gustare”. Ciascuno sfornerà un piatto speciale, sempre a base di toma condovese».
 
 
 

Allettante il menù: si apre con il “cocktail futurista”, con “giostra d'alcol” accompagnata con focaccia, e si entra nel vivo con melanzane affumicate, crema di pomodoro, cialda al timo e toma stagionata. A seguire: fagottini di grano saraceno con toma, fichi, porro e mandorle tostate. E poi ravioli ripieni di toma con cipolla rossa caramellata, “ghinefle” e un provocatorio “uovo di mucca”. E per dessert: composta di peperoni e fragole al profumo di basilico con mousse di tometta fresca. Locali anche i vini (Eos, Carchejroun e Azazel) offerti dalla Chimera di Chiomonte.

Il prezzo, 50 euro (prenotazioni al Phoenix, 011 9643392) servirà a finanziare il ripristino della fontana di Mocchie, al netto delle spese vive per le materie prime destinate alla cena. «E questo – dicono Sandro Ostorero e soci – è solo il primo passo: “Valsusa in Tavola” vuole impegnarsi davvero, per contribuire all'economia della valle di Susa».
 

"Note per il Togo" in beneficenza nell'antica San Pietro

L’associazione Tengo al Togo www.tengoaltogo.it ha preso vita nel giugno del 2008 con l’allestimento di un ambulatorio medico a Tohouédéhoué, nella regione degli altipiani del Togo.
Il progetto è nato per dare una piccola ma concreta risposta alla richiesta d’aiuto di un sacerdote togolese e, dunque, offrire assistenza sanitaria di base a una comunità di bambini e giovani ospiti di una struttura scolastica e di un orfanotrofio. L’operato è garantito da una fornitura continua di farmaci essenziali, un sostegno economico per i sanitari locali e un supporto professionale. A tale iniziativa vengono periodicamente affiancati ulteriori progetti sanitari rivolti alla popolazione dei villaggi circostanti, realizzabili anche grazie alla collaborazione del dispensario statale di riferimento. A partire dal 2013, poi, l’associazione si è proposta di supportare anche alcuni progetti educativi che mirano a sostenere i settori della scuola e della comunicazione.

Con queste importanti finalità è stato programmato il concerto Note per il Togo, che si svolgerà nell’antica Chiesa di San Pietro, venerdì 4 ottobre, in apertura della XXX edizione della Fiera della Toma.



La serata, organizzata in collaborazione con l’associazione Amici della Chiesa di San Rocco, vedrà l’esibizione del Quintetto Eraklea, composto dal violino di Luca Marangoni, dal clarinetto di Gabriele Defina, dal corno di Chiara Marangoni, dal violoncello di Daniela Lo Russo e dal pianoforte di Federica Perdoncin, e del Duo Antares, composto da Elena Pettigiani (violino) e Silvia Zaccaria (pianoforte). Durante la serata, saranno eseguiti brani di Dvoràk, Mozart, Gershwin e Piazzolla.

Il ricavato sarà devoluto a sostegno dell’associazione Tengo al Togo e dell’importante progetto umanitario che la stessa conduce ormai da oltre un decennio.

giovedì 19 settembre 2019

Formaggi e specialità d'Italia alla XXX Fiera

Toma di Condove, ma non solo.
In occasione del trentesimo anniversario della Fiera della Toma, piazza I Maggio diventerà “Piazza formaggi e specialità d’Italia”. Una selezione di produttori provenienti da diverse zone d’Italia sarà infatti ospite della nostra Fiera: la volontà è quella di celebrare l’eccellenza proveniente dal nostro Paese e, insieme, creare una nuova area espositiva per festeggiare l'importante anniversario della Fiera.

 
Tra gli ospiti che hanno accettato il nostro invito, espositori provenienti dalla Valle d’Aosta, dall’Emilia Romagna, dalla Sicilia e dal Trentino Alto Adige, che proporranno formaggi, salumi e dolci delle rispettive zone.
La piazza dedicata alle specialità italiane aprirà le porte sabato 12 ottobre alle ore 10; sarà possibile degustare e acquistare i prodotti in entrambi i giorni di Fiera.

martedì 17 settembre 2019

Lavori in corso per la 30° Fiera della Toma

La trentesima edizione della Fiera si avvicina e a Condove fervono i preparativi.
Presto il programma completo con le iniziative e gli eventi di questa nuova edizione!