mercoledì 30 ottobre 2013

Grazie



…Ma  le soddisfazioni, per noi  dell’organizzazione, non sono solo fatte di numeri e stime… le vere emozioni che stringono il cuore arrivano scaglionate nel tempo, ancora per giorni e giorni  dopo la data della fiera della Toma, quando ad esempio una mattina di fine ottobre, ricevi una telefonata  da uno dei 200 espositori della domenica dove ti senti ringraziare per la disponibilità dimostrata nel periodo precedente alla data vera e propria, per aver ascoltato le esigenze, per aver cercato di risolvere capricci, pretese e necessità reali.

Il sorriso che è mancato negli attimi di tensione che si sono creati  inevitabilmente durante l’appuntamento, lo si ritrova leggendo poche righe, ma sentite, di chi desidera esprimere i propri apprezzamenti per la professionalità dimostrata a suo riguardo e di chi diversamente, coglie l’occasione per ringraziare proponendo una collaborazione e una serie di iniziative per il prossimo anno, e di chi, ancora, ne approfitta dell’aver mantenuto il numero di telefono per mandare un messaggio a nome di amici che come visitatori si sono divertiti molto….

Queste emozioni, per chi ha speso tempo ed energie, per chi a volte ha avuto dei cedimenti, per chi ha discusso e versato lacrime, non sono ripagabili in alcun modo..per questo.. a nome mio e a nome di tutti coloro che si sono trovati in questo stato d’animo almeno una volta durante l’organizzazione della  Fiera della Toma … 

Grazie di cuore

 

giovedì 17 ottobre 2013

Responsabilità e Successo



Quando si stimola la curiosità e si generano le emozioni di 32.918 internauti, che hanno consultato il blog da tutto il mondo, quando si intervistano sulla piazza di Condove visitatori che vengono (in pullman organizzato) dall’hinterland di Bergamo, quando si accolgono le partecipazioni di espositori dalla Val d’Aosta, dalla Sardegna, dalla Val Camonica, dalla Francia, quando si riesce a far chiamare, in nostro onore, “Fiera” un formaggio importato a Orlando in Florida, ci si accollano grandi responsabilità.
Bisogna saper soddisfare tutte queste diverse attese, senza deludere nessuno e, se possibile, innescare reazioni positive fra le singole categorie di partecipanti, sapendo che il tutto si “brucia” nell’arco di due giorni! L’Organizzazione della Fiera tutto questo è riuscita a farlo e farlo in modo splendido. Vi assicuro che volgendo lo sguardo dal palco sulla piazza, domenica pomeriggio, lo spettacolo era grandioso e l’occhio ripagava di tutti gli sforzi fatti!
In quel momento la mente non può non andare a quanti a titolo individuale, senza apparire e silenziosamente, hanno curato tutti gli aspetti organizzativi meno appariscenti (tracciamento degli spazi, attrezzaggio delle aree espositive, posizionamento di indicatori e accettazione degli espositori) ma che rappresentano l’ossatura reale della Fiera, e l’emozione allora prevale…... Grazie per la loro insostituibile presenza e per l’encomiabile dedizione!
Abbiamo saputo cambiare la fisionomia alla Fiera assicurandone comunque la tradizione… e questo non è un successo da poco. Oggi la Fiera della Toma, con i suoi 25 anni (ormai pensiamo alla prossima) è una manifestazione giovane per un pubblico attuale e con quella carica di vivacità e di ottimismo che serve in questi momenti.
Evviva la Fiera della Toma!





mercoledì 16 ottobre 2013

Grande successo per Scatta la Toma

E' arrivata alla sua seconda edizione il concorso "Scatta la Toma: raccontaci la tua fiera con un click", e mai ci aspettavamo che riscuotesse così tanto successo.
Molte sono state le immagini scattate durante la giornata di domenica 13 ottobre a Condove. Molti i professionisti e non, che hanno voluto raccontare la loro esperienza di Fiera.   
Abbiamo conservato ogni immagine, abbiamo dato una nostra interpretazione ad ognuna, ve le abbiamo mostrate e condivise.

Una foto emoziona e riporta gli attimi rubati dal tempo...


...ed è per questo che la giuria ha considerato questo scatto di Paolo Di Donato come la foto più rappresentativa per la Fiera della Toma, perchè racchiude l'essenziale: il prodotto, il duro lavoro e la passione dei margari.
Complimenti al fotografo!!!

giovedì 10 ottobre 2013

Scatta la Toma

Ricordiamo che anche quest'anno ci sarà il concorso "SCATTA LA TOMA : racconta la tua fiera con un click".
Partecipare è semplice: basta avere uno smartphone e la passione per le foto. Aggirarsi tra i banchi e immortalare il momento più significativo della fiera.

Una volta scattata la foto basta inviarla all'indirizzo mail fieratomacondove@gmail.com.
L'invio delle foto può avvenire dalle ora 10.00 di  sabato alle ore 16.30 di domenica.
Le foto saranno giudicate dalle Food Blogger ospiti della Fiera e il migliore potrà portarsi a casa una Toma.



Montagna è anche benessere


Il rispetto e la valorizzazione del territorio è benessere. Il recupero delle borgate e delle aree montane abbandonate, con l’intento di ridare vita ai pascoli isolati e creare prodotti genuini che vengono considerati vere e proprie eccellenze, è ricerca del benessere. Anche nel senso più stretto del termine il “benessere”, ovvero il wellness o la cura del corpo, è un concetto che da un po’ di tempo trova un buon alleato nella montagna, dove si possono coltivare erbe officinali e aromatiche da trasformare in profumate tisane, che fanno bene allo spirito, e dove il fieno può essere impiegato per la cura della pelle provando i cosiddetti bagni di fieno, vero toccasana per anima e corpo.



Serate al ristorante a base di formaggio

Ormai è risaputo: il formaggio è tra gli alimenti che gli italiani preferiscono e lo confermano la crescita di manifestazioni ad esso dedicate , ma non solo, anche nella ristorazione vengono proposti varie tipologie di formaggi. Recenti ricerche hanno dimostrato che il 42,2 % di ristoranti italiani offrono ai clienti più di 4 tipologie di formaggio. È per questo che durante la settimana di Fiera della Toma i ristoranti di Condove proporranno menù a base di Toma.
Provate stasera, ne rimarrete a bocca aperta

mercoledì 9 ottobre 2013

Imparare l’arte e metterla da parte



In alcune zone d’Italia stanno prendendo piede i corsi di formazione per ottenere il diploma di Casaro d’Alpe. Il corso si prefigge di impartire una formazione teorica e pratica nel settore della produzione e trasformazione del latte con riferimento alle condizioni di produzione alpestre. Diventare casaro è un vero e proprio sacrificio. Essere casaro è una professione, ma può essere anche una passione dilettantistica. Anche alla Fiera di Condove, con specifici momenti di formazione, portiamo avanti questo mestiere antico che sembra essere rilanciato negli ultimi tempi sulla scia dei recuperi di varie latterie e la nascita di piccole produzioni di nicchia e la diffusione di prodotti tutelati da consorzi e premiati con marchi di qualità. È proprio il caso di dire di “ imparare l’arte e metterla da parte!”.