lunedì 30 settembre 2019

"Cena tomica" il 10 ottobre per la fonte Saudia di Mocchie

In occasione della XXX Fiera della toma, giovedì 10 ottobre 2019 otto chef saranno impegnati per una cena speciale al ristorante Phoenix, destinata a recuperare la fonte Sàudia proprio sulla montagna condovese.

La serata sarà anche l'occasione per presentare al pubblico “Valsusa in Tavola – Storie da gustare”, l'insolita alleanza (permanente) delle migliori cucine valsusine. La neonata associazione “Valsusa in Tavola”, infatti, racconta “storie da gustare” tutto l'anno: «Ci siamo alleati – spiegano i ristoratori valsusini – per valorizzare al meglio il nostro territorio, facendo conoscere la validità dell'offerta insieme alla ricchezza e alla genuinità delle materie prime a chilometri zero, cucinate nei nostri ristoranti a due passi da Torino, in una valle ricchissima di paesaggi e natura, arte a cultura». Decisamente insolita, l'alleanza tra ristoratori teoricamente concorrenti. «In realtà – aggiungono – preferiamo offrire ai visitatori una scelta più vasta. Buona cucina, ma senza scordare le attività all'aperto: sport, escursioni, natura e arte».
 
Oltre al Phoenix, aderiscono il "San Michele" di Avigliana e "l'Om 'd Fer" di Sant'Ambrogio, il "Sentiero dei Franchi" di Sant'Antonino e la "Mandragola" di Chianocco. Nel gruppo anche il "Green Beach" del Lago Grande di Avigliana e le location tipicamente alpine del "Brusafer" e del "Mulino di Mattie". «Ci siamo uniti – spiegano i ristoratori – per fare sistema e concentrare l'attenzione sul nostro territorio, giustamente valorizzato da eventi come la fiera condovese».

I ristoratori di “Valsusa in Tavola” dimostrano particolare sensibilità il territorio, partendo proprio da un paese come Condove che, coi suoi 40 pastori e duemila capi di bestiame, è l'emblema dell'agricoltura montana in bassa valle di Susa. Grazie alla “cena tomica”, con l'aiuto dell'esperto Mario Rocci di Mocchie l'antica fonte Sàudia sarà restituita al pubblico: «Ripristineremo il sentiero che conduce alla sorgente, lo segnaleremo con un cartello turistico, sistemeremo il condotto dell'acqua e piazzeremo anche una bella vasca».

«La cena del 10 ottobre avrà come protagonista la toma a marchio Condove», annuncia lo chef Sandro Ostorero, che al Phoenix farà gli onori di casa. «Per una sera, però, dividerò la cucina con i colleghi di “Valsusa in Tavola”: ognuno di loro preparerà le sue “storie da gustare”. Ciascuno sfornerà un piatto speciale, sempre a base di toma condovese».
 
 
 

Allettante il menù: si apre con il “cocktail futurista”, con “giostra d'alcol” accompagnata con focaccia, e si entra nel vivo con melanzane affumicate, crema di pomodoro, cialda al timo e toma stagionata. A seguire: fagottini di grano saraceno con toma, fichi, porro e mandorle tostate. E poi ravioli ripieni di toma con cipolla rossa caramellata, “ghinefle” e un provocatorio “uovo di mucca”. E per dessert: composta di peperoni e fragole al profumo di basilico con mousse di tometta fresca. Locali anche i vini (Eos, Carchejroun e Azazel) offerti dalla Chimera di Chiomonte.

Il prezzo, 50 euro (prenotazioni al Phoenix, 011 9643392) servirà a finanziare il ripristino della fontana di Mocchie, al netto delle spese vive per le materie prime destinate alla cena. «E questo – dicono Sandro Ostorero e soci – è solo il primo passo: “Valsusa in Tavola” vuole impegnarsi davvero, per contribuire all'economia della valle di Susa».