venerdì 5 agosto 2011

Ambiente e Paesaggio

E’ consuetudine, quando si descrive il territorio condovese, soffermarsi sul fatto che la maggior parte di esso è caratterizzato da una orografia piuttosto vivace. Esso infatti è rappresentato per il 93,3% dei suoi 7133 ettari da montagne lungo le cui pendici si distribuiscono 75 borgate oggi raggiungibili, oltre che dalla strada provinciale, da circa 50 chilometri di strade comunali e/o consortili.
Questo crea un affascinante contesto paesaggistico che attrae turisti e amanti della natura. 

Nelle immagini pubblicate nella nostra gallery ritrovate alcuni di questi luoghi meravigliosi: molti altri vi aspettano, se avrete la curiosità di venirli a scoprie!
Tutti quanti insieme, abitanti ed estimatori, possiamo giocare un ruolo importante per rinnovare il fascino di questi luoghi e presentarli così in veste nuova.

1 commento:

  1. Parlando di Ambiente e Territorio del nostro magnifico paese, a quota 1898 s.m., si trova un pianoro erboso incontaminato di una bellezza particolare. Questo luogo porta il nome “ Pian del Col Lombardo ”, come riportato sulla tavola censuaria del 1866 nel Comune di Lemie e Comune di Mocchie.
    Il colle è raggiungibile con un itinerario che si snoda tra fitti ed ombrosi boschi di castani, di roveri, di betulle e di faggi, una vera oasi di benessere per occhi e polmoni.
    In queste zone incontaminate crescono anche i ciliegi selvatici dai frutti aromatici che si possono trovare solo in questo luogo e sono ancora utilizzati, da chi lo sa fare, per il caratteristico liquore ratafià.
    Risalendo da Mocchie, poco oltre sulla destra si svolta verso la frazione Rocca, in cui troneggia una bellissima cappella con affreschi risalenti, secondo gli esperti, al duecento. Attraversando boschi e distese erbose si giunge in una località chiamata Tomba di Matolda e da qui si giunge al Col Lombardo.Il toponimo Tomba di Matolda se noi lo scomponiamo in MATH- che significa GRANDE ed HOLDA che è la ninfa germanica dei laghi e delle sorgenti, abbiamo così una testimonianza che genti Burgunde e Longobarde furono presenti in questo luogo.
    Tutte queste vie sono adatte ad essere percorse con mountanbike, oppure a piedi con un buon paio di scarponcini.
    Il valico, conosciuto da secoli per le comunicazioni tra la media Val di Viù e la bassa Val di Susa per l' attività mineraria sui Monti Grifone e Civrari, è nominato nei documenti medievali come “Collo Lombardi”.
    Raggiunto il pianoro si trovano piante di Mirtillo, Genepì, Genziana ,Genziana gialla, Myosotis e la Nigritella nigra dal forte profumo di vaniglia; nei mesi di giugno luglio domina il verde sul color rosso purpureo delle corolle del rododendro.
    Sul pianoro si erge un Santuario dedicato alla Madonna degli Angeli attorniato da un porticato con parecchi locali usati un tempo come rifugio per alpinisti, ricercatori botanici e cacciatori.
    La festa del Santuario si celebra la prima domenica di Agosto; questa ricorrenza in passato fu sovente causa di gravi liti fra gli abitanti di Lemie e di Mocchie per la contestazione della proprietà del Santuario e dei ricchi pascoli, in quanto il terreno pianeggiante rende difficoltoso trovare l'esatta linea di spartiacque per il confine.

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