domenica 18 settembre 2011

LA “FIERA della TOMA”, UN IDEA DI SVILUPPO

Caro Visitatore,

mi piace spesso sottolineare che abbiamo un territorio caratterizzato da una orografia piuttosto vivace, rappresentato per il 94% da montagna su cui si distribuiscono 75 borgate: questo crea un affascinante contesto paesaggistico che attira turisti e amanti della natura.
Dobbiamo però arginare il progressivo spopolamento di queste aree ed arrestare il decadimento del sottile equilibrio tra uomo e ambiente derivante dal mancato presidio e utilizzo del territorio. E’ necessario quindi individuare tutti gli strumenti utili affinché si possa rilanciare l’economia montana attuando una politica di sviluppo orientata alla ricostruzione del tessuto sociale.
Si comincia quindi, da subito, a delineare in tal senso la vera fisionomia della “Fiera della Toma” che vogliamo ottenere: un misto di attenzione allo sviluppo economico del territorio, basato sulle attività tradizionali e sul prodotto principe, la Toma appunto, e di socialità ricostruita e diffusa a tutti i livelli.

Nell’organizzarla, pertanto, abbiamo adottato un’articolata strategia d’intervento in grado di perseguire gli obiettivi primari del sostegno all’economia, della valorizzazione del nostro territorio e del rafforzamento della socialità: un percorso imprenditoriale autonomo e sostenibile può essere un’alternativa all’abbandono del territorio e alla precarietà del posto di lavoro.

I pascoli, una superficie di 2150 ettari, e i relativi alpeggi sono senz’altro una risorsa, ma occorre integrare le attività principali di allevamento del bestiame con il sostegno dei prodotti tipici, con il rafforzamento della capacità di vendita e con l’avvio, in parallelo, di attività innovative congeniali al territorio (es. sfruttamento delle biomasse).

La Fiera quindi, sotto questo profilo, diventa uno degli strumenti attraverso cui favorire l’economia montana. Sostenibilità economica e tutela del territorio sono due momenti sinergici di un circolo virtuoso che ha sicuramente ricadute positive su tutta la collettività.
Il secondo fronte importante della manifestazione del 2011, infatti, è quello della cooperazione: è stato fondamentale lavorare per lo sviluppo della Fiera come un vero e proprio “Sistema Comunale”, con un approccio basato sulla partecipazione di tutti i soggetti, direttamente ed indirettamente coinvolti.

Il Comune ha sostenuto molto questo “progetto finalizzato” in cui ogni associazione ha deciso di contribuire al successo della manifestazione con creatività e dedizione. L’attuale edizione è vissuta come un “Laboratorio” mediante il quale sviluppare e consolidare le sinergie tra i diversi soggetti coinvolti e creare un sistema di collaborazione permanente. Molte Associazioni hanno abbracciato con entusiasmo l’idea di concorrere, nel rispetto delle proprie prerogative,  al successo di un’iniziativa comune.

I primi risultati sono già visibili: 9 giorni di avvenimenti, un sensibile allargamento di partecipazione specialmente fuori provincia, un sistema di promozione ampio e diversificato con l’obiettivo di allargare il pubblico dei visitatori.

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