lunedì 26 settembre 2016

Le miniere piemontesi in mostra a Condove

Nelle valli alpine del Piemonte si conserva un ingente patrimonio storico-ambientale, costituito da miniere e cave abbandonate collegate a resti di opifici e laboratori. Sono testimonianze che risalgono per lo più a età medievale o post-medievale, con indizi di età precedenti, e rientrano perciò tra i beni protetti di interesse storico-archeologico.
In alcune valli – Susa e Viù in provincia di Torino, Sessera in provincia di Biella, Grana in provincia di Cuneo – si sono avviate ricerche interdisciplinari, all’incontro tra scienze archeologiche, storiche, naturali e geologiche. Il programma, cofinanziato dalla Regione Piemonte, è coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Piemonte, con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e con l’Associazione culturale Il Patrimonio Storico Ambientale.

Una volta studiati, i siti si prestano a operazioni di valorizzazione turistico-culturale, in quanto permettono di illustrare dal vivo, in stretto rapporto con l’ambiente, tecniche e processi produttivi del passato oggi quasi dimenticati, comparando la realtà materiale riportata in luce dall’archeologia, i dati di laboratorio e i documenti storici.

Per questa ragione viene ora allestita, grazie all’ospitalità e alla collaborazione del Comune e della Biblioteca Comunale di Condove, la mostra documentaria "Piemonte archeo-minerario" che presenta una sintesi dei dati raccolti in un quindicennio di ricerche, proponendo un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio, che tocca le miniere medievali di Usseglio (ferro) e Pradleves (rame), le cave di pietra ollare di Condove e Lemie, le aree archeometallurgiche dell’alta val Sessera e della media e alta val di Viù, dove i minerali di piombo, rame, argento, oro, ferro e cobalto erano trattati in complesse sequenze operative, ricostruite mediante scavi archeologici, studio dei residui di produzione e dei documenti scritti e iconografici del XVI-XVIII secolo di cui sono ricchi gli archivi storici piemontesi.

Alla mostra è associata una guida a stampa che propone una serie di visite a siti e strutture di grande interesse, che illustrano un aspetto fondamentale della storia socio-economica del Piemonte. Per i meno propensi alle escursioni in montagna è previsto un itinerario tra le vie di Torino, alla ricerca di edifici, palazzi, monumenti e documenti storici di una capitale europea sempre attenta allo sfruttamento delle risorse strategiche del suo territorio.

La mostra presso la Biblioteca Comunale di Via Roma sarà inaugurata sabato 1° ottobre alle ore 15:30. Nei giorni di Fiera, sabato 8 e domenica 9 ottobre, sarà aperta con orario continuato 9:30-18. Nei restanti giorni di ottobre, la mostra sarà aperta in concomitanza con l'apertura della Biblioteca ovvero: lunedì ore 16-18:30, mercoledì ore 9:30-12 e 16-18, giovedì ore 15:30-18, sabato ore 9:30-12 e 15-17.


Maggiori info su www.aipsam.org