Come si potrebbero mai immaginare i nostri pascoli senza
il suono dei campanacci? E la discesa autunnale, quanto fascino perderebbe
senza il concerto dei “rudùn”? Sono un abbellimento per gli animali, il loro
suono serve ad individuarli quando sono sparsi nei prati e anche a distinguere
tra loro i vari capi. Ma soprattutto sono un simbolo e un vanto: ogni margaro
ne ha una collezione gelosamente custodita, dove ciascun esemplare scandisce e
ricorda i grandi avvenimenti famigliari come nascite e matrimoni.
Quest’anno, per dare un tono e un incentivo in più ai
partecipanti al concorso delle tome, ci saranno in palio proprio i rudùn, uno per i primi classificati delle tre categorie:
1) tome di mucca concorso Onaf
2) tome di mucca giuria popolare
3) formaggi caprini.
I campanacci
in palio sono prodotti dalla Selleria Re di Druento.